10 Ottobre 2009
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L'immagine femminile trasmessa dai mezzi televisivi e dalla carta stampata è una immagine di donna arcaica, superficiale e ridicola. È quanto affermano la sociologa, Chiara Saraceno, e la psichiatra Annelore Homberg, commentando i risultati dell'indagine svolta dall'Osservatorio di Pavia, "Donne, lavoro e televisione: l'immagine femminile nei programmi d'informazione", presentata qualche giorno fa a Roma per conto del Cnel e della Commissione Europea.
La ricerca, che ha preso in esame dodici settimane di programmazione, dimostra che la presenza televisiva delle donne nel settore dell'informazione è marginale, non solo numericamente, ma anche dal punto di vista della qualità e della varietà dei ruoli svolti dalle donne all'interno dei programmi di attualità e di approfondimento. Le donne vengono per lo più relegate al ruolo di narratrici, portatrici di sapere comune piuttosto che di esperte di settori specifici ed incaricate di ruoli autorevoli. Sugli schermi televisivi, quando si parla di attualità, appare solo una donna ogni quattro ospiti. In tre mesi, su 1.964 ospiti di programmi di informazione, le donne invitate sono state 475, pari al 24%. Le trasmissioni più selettive sono quelle a carattere politico, come Otto e mezzo, Ballarò, Excalibur. Nel mezzo, si collocano Porta a Porta e La zona rossa che registrano rispettivamente il 22% e il 20% di ospiti donne. I programmi che sono risultati più aperti alle donne sono il "Maurizio Costanzo show" con il 35% di ospiti femminili e "L'alieno" con il 29%, ovvero programmi caratterizzati dal melange di temi connessi all'attualità politica, sociale ed economica ed altri legati alla cronaca, al costume, al gossip, da significative componenti d'intrattenimento. Gli uomini, secondo il rapporto del Cnel, dibattono maggiormente di questioni internazionali, il 15% contro il 9% della presenza femminile; di politica, il 12% contro 6%; di economia, l'11% contro il 7%; di media e telecomunicazioni il 7% contro il 3%; di giustizia, il 6% contro il 3%. Nel 66% dei casi, gli uomini sono invitati a partecipare ai programmi d'informazione in quanto esperti, mentre per le donne si registra un risicato 37%. La presenza femminile è collegata alla narrazione di esperienze personali e di storie di vita, in questo genere di programmi di costume, infatti, i rapporti percentuale si invertono ed è riscontrabile il 49% femminile contro il 25% degli uomini.
Fonte: DwPress
5 Maggio 2005 L'immagine femminile in tv
Amisnet L'immagine femminile trasmessa dai mezzi televisivi e dalla carta stampata è una immagine di donna arcaica, superficiale e ridicola.
L'immagine femminile trasmessa dai mezzi televisivi e dalla carta stampata è una immagine di donna arcaica, superficiale e ridicola. È quanto affermano la sociologa, Chiara Saraceno, e la psichiatra Annelore Homberg, commentando i risultati dell'indagine svolta dall'Osservatorio di Pavia, "Donne, lavoro e televisione: l'immagine femminile nei programmi d'informazione", presentata qualche giorno fa a Roma per conto del Cnel e della Commissione Europea.
La ricerca, che ha preso in esame dodici settimane di programmazione, dimostra che la presenza televisiva delle donne nel settore dell'informazione è marginale, non solo numericamente, ma anche dal punto di vista della qualità e della varietà dei ruoli svolti dalle donne all'interno dei programmi di attualità e di approfondimento. Le donne vengono per lo più relegate al ruolo di narratrici, portatrici di sapere comune piuttosto che di esperte di settori specifici ed incaricate di ruoli autorevoli. Sugli schermi televisivi, quando si parla di attualità, appare solo una donna ogni quattro ospiti. In tre mesi, su 1.964 ospiti di programmi di informazione, le donne invitate sono state 475, pari al 24%. Le trasmissioni più selettive sono quelle a carattere politico, come Otto e mezzo, Ballarò, Excalibur. Nel mezzo, si collocano Porta a Porta e La zona rossa che registrano rispettivamente il 22% e il 20% di ospiti donne. I programmi che sono risultati più aperti alle donne sono il "Maurizio Costanzo show" con il 35% di ospiti femminili e "L'alieno" con il 29%, ovvero programmi caratterizzati dal melange di temi connessi all'attualità politica, sociale ed economica ed altri legati alla cronaca, al costume, al gossip, da significative componenti d'intrattenimento. Gli uomini, secondo il rapporto del Cnel, dibattono maggiormente di questioni internazionali, il 15% contro il 9% della presenza femminile; di politica, il 12% contro 6%; di economia, l'11% contro il 7%; di media e telecomunicazioni il 7% contro il 3%; di giustizia, il 6% contro il 3%. Nel 66% dei casi, gli uomini sono invitati a partecipare ai programmi d'informazione in quanto esperti, mentre per le donne si registra un risicato 37%. La presenza femminile è collegata alla narrazione di esperienze personali e di storie di vita, in questo genere di programmi di costume, infatti, i rapporti percentuale si invertono ed è riscontrabile il 49% femminile contro il 25% degli uomini.
Fonte: DwPress