Biografia di Gurdjieff (III parte)
Nel 1913, con l'apparizione di Gurdjieff a Mosca, cominciano le testimonianze dirette di persone che lo incontrarono.
Nel 1913, con l'apparizione di Gurdjieff a Mosca, cominciano le testimonianze dirette di persone che lo incontrarono.
A partire da questo periodo, Gurdjieff costituì in luoghi diversi vari gruppi, riuniti nella denominazione di “Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo”: prima in varie località della Russia zarista: a Mosca, a Pietroburgo, a Essentuki, a Tiflis, ... Poi, sfrattati dalla Rivoluzione d'Ottobre, in Germania (con un breve soggiorno a Berlino che sarebbe stato sufficiente, secondo alcuni, a permettere una penetrazione delle idee gurdjieffiane nella nascente gerarchia nazista), quindi, nel 1922, a Costantinopoli e, infine, in Francia, dove fondò l'Istituto della sede a Fontrinebleau, nella tenuta del Priorato di Avon.
Qui, centinaia di persone provenienti da svariate parti d'Europa e dagli Stati Uniti, lavoravano per arrivare al risveglio attraverso una disciplina ferrea, l'autosservazione continua, il ricordo di sé, il duro lavoro fisico e la pratica quotidiana delle famosissime danze inventate da Gurdjieff (o da lui raccolte in vari monasteri e centri inizatici e rielaborate), i Movimenti.
Il 1924 segna una svolta decisiva nella vita di Gurdjieff come uomo e come guida, a causa di un terribile incidente automobilistico che nel luglio di quell’anno gli costò quasi la vita.
Dopo una convalescenza lunga e difficile, decise di diluire i suoi impegni e di dedicarsi quasi esclusivamente, notte e giorno, alla trasmissione per iscritto del suo insegnamento. In alcuni anni di frenetica attività letteraria, realizzò gran parte delle tre serie di scritti previste dal suo progetto originario.
Nel nel corso degli anni Trenta, si recò spesso negli Usa per organizzare dei gruppi a New York e a Chicago, prima di ritirarsi a trascorrere gli anni del secondo conflitto mondiale e quelli successivi, fino alla sua morte, in un piccolo appartamento di Rue des Colonels Renards a Parigi. In quel piccolo appartamento, sempre affollatissimo, arrivavano da varie parti del mondo i discepoli più fedeli, ma anche un gran numero di persone anziane e povere che Gurdjieff curava e manteneva. In quell’epoca Gurdjieff guadagnava sia attraverso il mercato nero durante l'occupazione, che attraverso l’insegnamento del suo pensiero. Pare facesse pagare quote più alte agli studenti più ricchi.
Gurdjieff morì nell'ospedale americano di Neully alle 11 di mattina del 29 ottobre 1949.