La danza nell’Era Arcaica (I parte)
Nell’antichissima Era del Matriarcato, o “Era della Grande Madre”, le donne, danzando, erano capaci di sintonizzarsi con l’Archetipo divino femminile, caratterizzato da sensualità ed erotismo, con lo scopo
Nell’antichissima Era del Matriarcato, o “Era della Grande Madre”, le donne, danzando, erano capaci di sintonizzarsi con l’Archetipo divino femminile, caratterizzato da sensualità ed erotismo, con lo scopo di ritrovare, nella loro intimità, l’essenza femminile di voluttà, libertà, di gioia ed armonia con la quale identificarsi.
Di tale Era arcaica si ritroverebbe, secondo alcuni autori, la traccia in numerose danze femminili antiche e sacre, come la kordax, , che veniva praticata nella Lidia (una danza praticata in onore di Artemide, che aveva caratteristiche erotiche e lascive, quali la sensuale rotazione del bacino e delle natiche, spesso compiuta con i piedi uniti, quindi da ferme), la scinnide (che deriva da una parola greca che vuol dire “danzare indecorosamente”) e l’emmeleia (che significa “giusto accordo nel suono e nel canto”) che venivano praticate in Grecia e che vengono descritte da Luciano, o il culto delle Baccanti.