La Biodanza di Rolando Toro (IV Parte)
Le aree di applicazione della Biodanza sono essenzialmente i gruppi: 1 Gruppi specifici con caratteristiche simili, come bambini, adolescenti, adulti, anziani, gestanti, coppie, figli, nonni, zii, cugini.
Le aree di applicazione della Biodanza sono essenzialmente i gruppi:
1 Gruppi specifici con caratteristiche simili, come bambini, adolescenti, adulti, anziani, gestanti, coppie, figli, nonni, zii, cugini.
2 Gruppi eterogenei di adulti con problemi come insicurezza, mancanza di affettività, stress, sintomi psicosomatici.
3 Gruppi di riabilitazione esistenziale per individui affetti da disturbi motori o dell’umore.
Le psicoterapie tradizionali si sono sviluppate a partire da un interesse verso la sintomologia: cercando di descrivere e analizzare la parte malata dell’individuo. La Biodanza, invece agisce proprio sulle parti sane, ossia sulla creatività, sull’entusiasmo, sulle capacità espressive, sulla sua repressa necessità di affetto, la sua sincerità. E’ mossa da una sorta di “volontà di luce per illuminare l’insistente tenebra”: se è possibile far crescere la parte “luminosa” di un ammalato, la parte “oscura”, rappresentata dai sintomi, tende a ridursi.
La vita umana è qualcosa di caldo e musicale, qualcosa di magnetico che cerca il contatto.
Dal punto di vista psicologico la Biodanza ha l’effetto di ridurre l’ansietà, poiché lo stress prodotto da conflitti emozionali tende a diminuire attraverso esercizi specifici che suscitano vivencia integrata per favorire l’autoregolazione organica.
L’azione terapeutica della Biodanza implica la consapevolezza che il nostro stile di vita può condurre a determinare patologie, in questo senso la Biodanza può essere considerata un sistema di guarigione per “malati di civiltà” (Biodanza, di Rolando Toro, Red Edizioni,Como 2000).