Repubblica ed espansione (509 a.C.- 27 a.C.) - ROMA ANTICA
Repubblica ed espansione (509 a.C.- 27 a.C.) Si formò quindi molto presto a Roma una forte classe dirigente, che favorì il passaggio dalla monarchia alla repubblica (data tradizionale, 509 a.C.); passaggio connesso con le fine della potenza etrusca, dominante a Roma con i tre ultimi re. La repubblica fu da principio esclusivamente
Si formò quindi molto presto a Roma una forte classe dirigente, che favorì il passaggio dalla monarchia alla repubblica (data tradizionale, 509 a.C.); passaggio connesso con le fine della potenza etrusca, dominante a Roma con i tre ultimi re.
La repubblica fu da principio esclusivamente aristocratica, con il governo di due consoli annuali e del Senato, ma la plebe si affermò rapidamente, con l'istituzione dei tribuni, eletti con l'intento di difendere questa classe, e divenuti magistrati di importanza primaria, e col livellamento progressivo del divario tra i diritti dei patrizi e dei plebei. La graduale acquisizione dei diritti civili della plebe, portò ad un grande ampliamento e rinnovamento della classe dirigente (la "nobilitas"), e ad una maggiore importanza dei comizi popolari di fronte al Senato.
Nel frattempo le lotte interne vivacissime contribuirono all'espansione della città, che nel 4° sec. acquistò la supremazia sul Lazio.
Dopo la pausa dovuta all'invasione gallica (e. 390 a.C.), Roma ristabilì e completò il suo dominio nel Lazio, batté i forti montanari sanniti, e trionfò su loro e sugli altri popoli che abitavano la penisola: Etruschi, Galli e i Greci dell'Italia meridionale, mai riusciti ad unire durevolmente e organicamente le loro forze contro di essa.
Verso il 270 a.C. tutta l'Italia peninsulare era soggetta a Roma; ne risultò un principio di unificazione italiana, non solo politica, ma anche culturale.
Roma, infatti, che dall'inizio aveva subito profondamente l'influenza etrusca, assorbì sempre più anche la cultura greca proveniente dall'Italia meridionale, miscelando tutte queste influenze con spiriti propri e creando una letteratura e un'arte romane con caratteristiche peculiari.