IL FEUDALESIMO
IL FEUDALESIMO Il feudalesimo è un insieme di istituti giuridico-economici che ha qualificato un intero periodo della storia medievale
IL FEUDALESIMO
Il feudalesimo è un insieme di istituti
giuridico-economici che ha qualificato un intero periodo della storia
medievale europea (età feudale), dando vita a un sistema di rapporti
e di strutture politiche (sistema feudale) entro il quale la distinzione
tra aspetti pubblici e privati nella vita sociale tende a essere
quasi annullata o, almeno, fortemente sfumata.
Se il rapporto feudale caratterizza un periodo della storia europea,
qualificandola come età feudale, il vincolo feudale vero e proprio
si presenta in Europa anzitutto nell'ambito del Regno Franco, trovando
in un istituto del mondo germanico l'elemento di dipendenza personale
che più lo ha caratterizzato, e cioè il legame che univa il capo
militare col suo seguito. Legame fondato sulla fedeltà dei liberi
soldati semplici. Accanto a tale vincolo di fedeltà "personale"
e, rispettivamente, di protezione (detto vassallaggio), esiste,
quale premessa al rapporto feudale, anche un vincolo "reale", che
consiste nella concessione di una terra o di altro bene in usufrutto,
in cambio di determinati servizi o prestazioni.
Di derivazione tardo-romana e tipico di un'economia fondata sul
latifondo, in un quadro politico e sociale di crisi dell'Impero,
tale rapporto trovò una vasta utilizzazione, oltre che in campo
ecclesiastico, anche nell'ambito della corte franca e nei rapporti
economici e sociali.
Quando, a partire dalla metà del sec. VIII, i re franchi della dinastia
carolingia dovettero armare a loro volta un esercito a cavallo -
per far fronte alla minaccia arabo-islamica incombente dalla Spagna
attraverso i Pirenei, e per contrastare le incursioni della cavalleria
dei Mori- finanziarono dei cavalieri, concedendo loro in beneficio
terre prelevate dal fisco o dai grandi patrimoni ecclesiastici.
Nacque così, in ambito militare, l'incontro dei due rapporti, quello
"personale" o vassallatico, legato da giuramento, e quello "reale",
affinché il cavaliere, coi proventi che traeva dalle sue terre,
potesse armarsi e crearsi un seguito.
A questa fase militare del feudo, seguì il periodo del feudalesimo
che si può chiamare "politico", nel senso che il rapporto feudale
(vassallaggio-beneficio) penetrò nelle strutture politico-amministrative
del Regno Franco, che dall'anno 800 (dopo l'incoronazione di Carlo
Magno da parte del papa) era divenuto Sacro Impero.
L'Impero, che tende a identificarsi con l'Europa, era amministrato
localmente da funzionari, militari e civili allo stesso tempo: conti
e marchesi, che inizialmente mantennero un rapporto gerarchico e
burocratico con il Palazzo Imperiale (e per il Regno Italico, ex-longobardo,
con il Palazzo regio di Pavia).
Questa organizzazione amministrativa (nella quale i missi
dominici funzionavano da collegamento tra centro e periferia,
ispezionando continuamente il territorio dell'Impero), però, non
resse a lungo e ben presto, già con Carlo Magno, subì un'inflessione
di tipo, appunto, feudale.
Il rapporto gerarchico si andò cioè rapidamente trasformando in
rapporto vassallatico, sicché conti e marchesi ribadirono il loro
rapporto verso l'Imperatore con giuramento di fedeltà, riconoscendosi
suoi vassalli, e ottenendo in cambio la contea o la marca, e cioè
raccogliendo i frutti derivati dall'esercizio della giustizia e
dall'esazione dei tributi nell'ambito del loro territorio, senza
obbligo di versarli nell'amministrazione centrale. Questa esenzione,
insieme al diritto di essere giudicati da una corte di "pari", venne
chiamata con il termine latino: immunitas, e cioè esenzione
da obblighi o tributi. Ecco perché per la fase "politica" si afferma,
e il feudalesimo si compone di tre elementi: vassallaggio, beneficio
e immunità.
Il processo di feudalizzazione della società europea medievale,
iniziato agli apici, si estese gradualmente verso il basso, con
la creazione di cariche e di funzioni minori, sicché i vassalli
maggiori (conti e marchesi) sottoposero, con vincolo analogo e rispettivo
beneficio, i valvassori e, sotto di essi, i valvassini.
Accanto poi a conti e marchesi e agli altri feudatari laici, già
nel periodo carolingio, anche vescovi e abati entrarono a far parte
in qualche modo del ceto.
La cerimonia mediante la quale si veniva a creare il vincolo di
vassallaggio consisteva nella pronuncia della formula di giuramento
con cui il vassallo si diceva homo del suo signore e prometteva
di essergli fedele; ciò dicendo il vassallo metteva le proprie mani
congiunte in quelle del signore. Seguiva da parte del re, per i
feudatari maggiori, la consegna dello stendardo (per i vescovi e
abati di un bastone o di uno scettro).