PREISTORIA E CIVILTA' PREROMANE - 3/8
Il Neolitico
Ha inizio approssimativamente tra il 9000 e il IV millennio a.C.
Questa età vede l'adozione dell'agricoltura, dell'allevamento del bestiame,
della fabbricazione delle ceramiche.
Le donne di questo periodo erano dedite soprattutto all'attività di
raccolta; alcune di esse avranno forse notato che i semi casualmente
interrati germogliavano, apprendendo così il meccanismo della riproduzione
vegetale. Cereali e leguminose si adattavano con facilità alla varietà
del terreno, e potevano essere raccolti a breve distanza di tempo dalla
semina.
Agricoltura ed allevamento venivano praticate congiuntamente. I primi
animali ad essere allevati furono ovini, suini, bovini, per la cattura
dei quali ricorsero anche all'uso di tecniche più ingegnose (trappole).
L'attività metodica, che è alla base dell'agricoltura e dell'allevamento,
costrinse gli uomini ad abbandonare il nomadismo, formando delle comunità
stabili. Conseguenza di questo mutamento è la trasformazione dell'uomo
da predatore a produttore di cibo.
Queste nuove forme di sostentamento portarono alla costruzione di nuovi
utensili, quali falcetti, asce, attrezzi in pietra dura, zappe, mole
di pietra. Il problema della conservazione degli alimenti venne risolto
dalla lavorazione dell'argilla, che portò alla creazione di vasi, ciotole
e recipienti.
Da alcuni animali di allevamento, come le pecore, ricavarono poi la
lana; mentre da alcune piante , come ad esempio il lino , si sviluppò
la tecnica della filatura e della tessitura.