GLI ANNI '80
GLI ANNI '80 Le elezioni straordinarie del '79, e quelle anticipate dell'83, videro il declino dei consensi per il PCI, che scese al 30% dei voti, della
GLI ANNI '80
Le elezioni straordinarie del '79,
e quelle anticipate dell'83, videro il declino dei consensi per
il PCI, che scese al 30% dei voti, della DC, ed anche del PSI, nonostante
il dinamismo di Craxi. Questa situazione portò alla necessità di
ritornare ad una coalizione di governo di "centro-sinistra", il
cosiddetto Pentapartito, formato da DC, PSI, PRI,
PSDI
e Partito Liberale, governato prima da Giovanni Spadolini e poi
da Bettino Craxi. Il declino dei sindacati La spesa pubblica e la degenerazione
della classe politica Lo scandalo della P2
La perdita della Presidenza del Consiglio, da parte della DC, innestò
un processo di rinnovamento interno al partito, allora guidato da
Ciriaco de Mita. Anche il PCI si trovò di fronte alla necessità
di una revisione ideologica, e di elaborare una nuova piattaforma
politica.
Gli Anni '80 furono anche anni in cui i sindacati subirono le prime
pesanti sconfitte. Nel 1980 la FIAT riuscì ad imporre una pesante
riduzione della manodopera, al fine di razionalizzare la produttività,
nonostante le forti opposizioni degli operai. Quest'episodio segnò
la progressiva riduzione del ruolo dei sindacati. Nonostante questi
organismi rimanessero gli interlocutori del governo in materia di
politica economica, non sempre riuscirono a difendere le conquiste
ottenute negli Anni '70.
I problemi economici, degli Anni '70, lasciarono l'eredità di un
pesante deficit della spesa pubblica (110.000 miliardi di deficit
nel 1988, cresciuti a 130.000 nel '90). Un problema dai difficili
risvolti politici, che mise in crisi gli eccessi della politica
assistenzialista, in Italia come nel resto d'Europa, mettendo
in discussione anche la gratuità delle cure mediche o la semi-gratuità
dell'istruzione. La ripresa lieve economica dell'84, in parte compensò
le difficoltà del Paese, e rimandò di un decennio la questione dell'assistenzialismo.
Ma il carattere cui restano legati gli anni '80 fu certamente il
dilagare della corruzione in seno alla classe politica. L'evento
che più di tutti cristallizzò i risvolti inquietanti di questo fenomeno,
fu lo scandalo della Loggia P2, una branca della massoneria
inserita nel mondo politico, nella burocrazia e nei vertici militari,
che fu accusata di perseguire scopi di lucro, e di carriera per
i suoi associati, oltre al ben più grave scopo di ristrutturare
autoritariamente lo Stato italiano.
Anche se la loggia venne sciolta ufficialmente nell'81, da parte
del governo Spadolini, nella mentalità comune restò l'idea di una
connessione tra alcuni settori della classe politica, il mondo degli
eversivi di Destra e la malavita.