10 Ottobre 2009
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LILIANA CAVANI
LILIANA CAVANI
(1933)
Regista italiana della televisione e del cinema, nasce a Carpi nel 1933.
(1933)
Regista italiana della televisione e del cinema, nasce a Carpi nel 1933.
Laureata in lettere, ha iniziato la carriera di regista, con una serie di riusciti servizi televisivi, realizzati fra il 1960 e il 1966: Storia del Terzo Reich, L'età di Stalin, Pétain, Gesù mio fratello, La casa in Italia.
Nel 1966 divenne nota per un lungo telefilm a soggetto su San Francesco d'Assisi, una scarna ma accurata biografia del Santo, nel 1968 realizza un film Galileo, in cui l'analisi del potere dispotico della chiesa e la sua continua ingerenza nelle scienze, si fonde con una buona struttura narrativa basata sulle immagini.
Più emblematico e complesso, sempre sulla scia della critica per ogni forma di autoritarismo repressivo è I cannibali (1969), mentre L'ospite (1971), ambientato all'interno di un manicomio risulta essere meno incisivo.
Del 1973 è Milarepa, girato in Nepal, mentre nel 1974 con Portiere di notte, un film che tratta l'insolito e difficile tema dell'identificazione tra vittima e carnefice, raggiunge la fama internazionale sia per la coraggiosa coerenza della regia, sia per le polemiche suscitate dall'argomento affrontato.
Contrastanti sono state le reazioni al film Al di là del bene e del male (1977), una originale biografia del filosofo Nietzsche.
Del 1981 è La pelle tratto dal romanzo di Malaparte; del 1982 è il discusso Oltre la porta, seguito nel 1985 da Interno Berlinese, ispirato al romanzo del giapponese Junichiro Tanizaki.
Nel 1989 ritorna ad uno dei temi a lei cari realizzando Francesco, una biografia su San Francesco d'Assisi molto realistica e accorata, in cui l'umanità del Santo è resa splendidamente.
Nel 1990 realizza il film La Traviata e nel 1993 il suo ultimo lavoro, il film Dove siete? Io sono qui grazie al quale la protagonista, l'attrice Chiara Caselli vince il Nastro d'argento come miglior attrice.
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