La Simpatia quale espressione della Legge di Armonia
benessere
10 Ottobre 2009 amministratore

La Simpatia quale espressione della Legge di Armonia

La Simpatia quale espressione della Legge di Armonia La simpatia è legata alla Legge di Armonia, governata dal 4° Raggio dell'"Armonia tramite il conflitto", ed anche l'Umanità ne è governata.




La simpatia è legata alla Legge di Armonia, governata dal 4° Raggio dell'"Armonia tramite il conflitto", ed anche l'Umanità ne è governata. Ecco perché siamo spinti a ricercarla costantemente in tutte le sue espressioni.
Armonia è produrre bellezza nelle forme viventi, ordine e giuste proporzioni in ogni cosa o avvenimento. Essa viene acquisita tramite il conflitto, superando la dualità che rappresenta la disarmonia all'interno della quale noi siamo confrontati; il nostro cammino consiste nel dominare la dualità per raggiungere così l'armonia. Si tratta di realizzare il dominio degli opposti, quel dominio che comporta la conoscenza e il rispetto delle Leggi per giungere all'equilibrio. Imparando a mettersi in disparte come personalità e lavorando a beneficio degli altri, giungeremo ad acquisire quelle qualità proprie dell'Anima: servizio altruistico, amore, innocuità.
Anche la simpatia fa parte di questo processo evolutivo, poiché mediare i conflitti vuol dire trovare una via di mezzo confacente alla situazione da risolvere, riuscendo a trovare un'affinità di sentimento e una partecipazione soggettiva agli stati d'animo.

Viene definita simpatia l'attrazione verso persone o cose. Questa attrazione è l'effetto di una risonanza, di una vibrazione energetica e si manifesta come emanazione che si esprime a livello dei nostri corpi fisici, emotivi e mentali. La simpatia si esprime con il sorriso, con la grazia del corpo, con le parole giuste al momento giusto. Si esprime altresì nella solarità del volto, nella gioia di vivere e nella sensazione d'aver trovato l'espressione della propria natura. L'autostima, la realizzazione del proprio progetto di vita e della propria creatività ne facilitano la manifestazione. La sonorità della voce, il ritmo, la cadenza delle parole determina la qualità dell'energia e di conseguenza del rapporto con le altre persone.
Abbiamo osservato due forme di simpatia:
  • quella della persona che esprime simpatia in maniera spontanea perché è la sua natura, acquisita in vite precedenti
  • quella dell'individuo, spinto dall'amore per il proprio fratello che esprime simpatia in maniera consapevole, per contribuire all'armonia dell'ambiente e dei rapporti.

Ci sono anche persone che mostrano simpatia per ricevere il riscontro e l'approvazione degli altri, questa non é propriamente simpatia, ma ipocrisia.
Dobbiamo cercare di costruire la simpatia lavorando sul nostro carattere, poiché è la porta per conoscere l'Amore. La costruzione della simpatia porta a relazioni amorevoli ed intelligenti, un'arte da sviluppare con delicatezza, con prudenza e con la consapevolezza che gli uomini non sono tutti uguali, ma equivalenti. La differenza dovuta al diverso sviluppo della coscienza può essere causa di antipatia e generare attrito e conflitto. Confrontarci con gli altri non sarà certo di aiuto. La conoscenza dei diversi stadi evolutivi, invece, può contribuire a migliorare la nostra comprensione e spingerci a metterci nei panni dell'altro, senza giudizio, accettandolo per quello che è.
La nota fondamentale della Nuova Era è il gruppo e, in quanto organismo vivente, per funzionare al meglio deve essere composto da individui che riescano ad instaurare tra di loro giusti e retti rapporti. Risulta chiara allora l'importanza di costruire relazioni fondate su valori etici quali: la collaborazione, la comprensione amorevole, la fratellanza. Se questo é il nostro pensiero, non possiamo perciò fermarci di fronte alle difficoltà che un sentimento di antipatia può far nascere in noi. È vero che, comunemente, un rapporto nasce dalla simpatia reciproca, ma sarebbe limitante lasciare che questo sentimento condizioni le nostre scelte.

Simpatico-antipatico è un modo corrente per esprimere un giudizio su persone o situazioni. È un'abitudine molto radicata poiché la nostra mente usualmente cataloga e schematizza tutto quanto le viene incontro. Prima di esprimere una "sentenza", dovremmo studiare e valutare persone e fatti usando il discernimento e la discriminazione.
Bisogna anzitutto porsi come osservatori neutri o, meglio ancora, come Sé spirituale. Solo così si potrà formulare una valutazione più corretta.
Ogni persona o situazione giudicata antipatica, se esaminata attentamente, rileva sempre un lato positivo-simpatico. A volte noi definiamo antipatici dei "difetti" che rileviamo negli altri, ma che in realtà ci appartengono. È molto scioccante scoprire che le cose che più disprezziamo e temiamo negli altri, sono quelle che sussistono e che ignoriamo in noi.
Anche con un attento auto-esame non sempre riusciamo a scorgere questi nostri punti deboli. Questo nostro lato oscuro lo percepiamo nell'altro che diviene così lo specchio di noi stessi.
Dobbiamo imparare a riconoscere questi difetti che disprezziamo e temiamo per migliorare noi e il nostro rapporto con gli altri.

L'uomo, nel contesto della sua evoluzione interiore è spinto dalla simpatia all'empatia. L'empatia è l'immedesimarsi nell'altro senza essere l'altro, riuscendo a intuire, a discriminare e a riconoscere i bisogni, le emozioni e i pensieri dell'altro.
Il passaggio dalla simpatia all'empatia avviene quando la consapevolezza interiore, la coscienza e la sensibilità sono tali da mettere in pratica il motto della Nuova Era dell'Acquario: "Ama il tuo prossimo perché è te stesso". Il risultato di questa trasmutazione è la visione di una nuova meta, il servizio al prossimo diventa una costante, dimenticando così il nostro piccolo sé per un campo d'attività Universale.

"La Scienza dello Spirito" ci dice che l'Armonia prodotta dal conflitto, genera bellezza che viene rivelata dalla Luce. È la Luce che rivela la bellezza nascosta dentro e dietro le cose. Nello stesso tempo é attraverso la Luce che noi possiamo cogliere ciò che non é armonico e trasformarlo in Armonia." (Lo Sposalizio nei Cieli - Varetto)


Fonte: Associazione Pax Cultura



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